Regione Piemonte
None, come ogni paese, aveva le sue famiglie di spicco e vantava personaggi illustri. In qualche caso il nome di alcuni nonesi varcò i confini dell’Italia.Il 5 dicembre 1735 nasceva a None Matteo Gioachino Cerutti. Diventò uno studioso notevole. Fu membro della Società Reale di Lisbona, dell’Istituto di Bologna e socio di diverse accademie. Fu professore di filosofia presso la Regia Università di Torino, di teologia nel Collegio della Sapienza a Roma, di nautica e matematica nell’Accademia Reale di Cartagena. Scrisse vari trattati. Morì a Roma intorno al 1790.
Suo fratello, Giuseppe Antonio Cerutti nacque a None il 15 giugno 1738. Entrò nella Congregazione dei Gesuiti, fu socio dell’Accademia di Nancy. Scrisse diverse opere. Morì a Parigi nel 1792.
Tra le figure di rilievo del tempo passato occupano uno spazio centrale i religiosi. Il teologo Don Emanuele Amerano nacque il 1 dicembre 1758. Nel 1789 divenne Priore e vicario foraneo di S. Andrea a Bra. Fu rettore del seminario e Presidente di tutti gli istituti locali. Mostrò una grande abilità nell’affrontare le intricate vicende religiose e politiche di quei tempi, tanto che Papa Pio VII, durante la prigionia napoleonica a Savona, lo nominò legato apostolico della Diocesi d’Asti.
Il teologo Don Paolo Serra nacque a None il 5 luglio 1824. Fu Canonico Arciprete e vicario foraneo di Carmagnola, dove morì nel 1877. Rifiutò la carica di vescovo che gli era stata offerta.
Don Paolo Albera nacque a None nel 1845.Fu tra i primi allievi di Don Bosco. Divenne Rettore Superiore delle Istituzioni Salesiane e secondo successore di San Giovanni Bosco dal 1910 al 1921. Morì a Torino il 29 ottobre 1921.
Matteo Pittavino, più noto come Padre Angelico, nacque a None nel 1875.Divenne cappuccino e partì missionario per l’Eritrea, dove si guadagnò fama di santo.Morì a Bra nel 1953.
Padre Angelico da None
La figura che conferisce a None la maggior nota di popolarità è una figura femminile. La storia d’amore più grande e chiacchierata del nostro Risorgimento, quella tra Rosa Vercellana, nota come Bela Rusin, e Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, è legata al paese.La mamma della Bela Rusin, Francesca Griglio, era nata a None nel 1797. La storia della figlia ‘regina’ veniva raccontata con un pizzico di orgoglio dai Nonesi. Rosa, ‘che a None veniva a trovare i parenti’, era divenuta un personaggio celebre ed era riuscita a sposare il re. Tuttavia si trattò di un matrimonio morganatico e i figli restarono esclusi dalla successione al trono.
Una figura significativa per None e le sue vicende è quella di Monsignore Andrea Vigo. Non si tratta di un Nonese di origine, ma al paese, di cui fu parroco dal 1910 al 1968, dedicò gran parte della sua esistenza conseguendo risultati notevoli.Il suo nome rientra a pieno titolo tra i nonesi di spicco. La piazza parrocchiale nonese è intitolata a lui. Monsignor Vigo operò attivamente nel territorio di None e con i suoi abitanti con cui condivise l’esperienza fortemente emotiva dei due conflitti mondiali. A lui si deve la realizzazione di progetti e di sogni della comunità, quali la ricostruzione della chiesa, la nascita dell’ospedale-ospizio, la costruzione del teatro-cinema.Il suo operato e la sua figura restano impresse nel paese e nella memoria di chi lo conobbe. Monsignore si interessò alle origini e alla storia di None e descrisse la sua contemporaneità. I suoi scritti costituiscono una preziosa fonte di riferimento.
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